BIOGRAFIA

Giorgio Gaioni

Giorgio Gaioni nasce ad Angolo Terme il 4 Ottobre 1926, figlio di Francesco e Caterina Tiraboschi e terzo di sei figli .

Trascorre la sua infanzia al Magatì, la casa sul poggio, nei boschi limitrofi del paese, divenuta in seguito oggetto di frequente rivisitazione letteraria per il richiamo di cari e preziosi ricordi.

Dopo aver  conseguito il diploma magistrale ed aver insegnato presso la Scuola elementare di Angolo , si laurea in lingue e Letterature straniere presso l’Università Bocconi di Milano.

Dopo anni di insegnamento come Maestro nelle Scuole Elementari e Medie inferiori, diviene docente di Lettere e di Inglese presso la Scuola Media “Ungaretti di Darfo , quindi ordinario di lingua e letteratura inglese agli I.T.C. di Lovere e Darfo ed infine dal 1983 al 1989 preside del Liceo Linguistico Euroscuola di Darfo e per altri due anni sovrintendente dello stesso.

Sposato, padre di tre figli,  militante  politico cattolico, ricopre  il ruolo di amministratore pubblico ; come Sindaco di Darfo Boario Terme, Presidente dell’Assemblea della Comunità Montana  di Valle Camonica ed Assessore della medesima , battendosi    per una politica dei valori e dedicando le proprie forze ed energie intellettuali alla crescita democratica della sua gente.

Appassionato di montagna, conosce ogni anfratto delle montagne di Angolo e di quelle camune che spesso immortala nelle sue fotografie, sovente abbinate a poetiche ispirazioni e in particolare L’  Adamello da quando nel 1953, anche per sua iniziativa, ebbe inizio il Pellegrinaggio che,  sempre più di anno in anno, diviene per lui una tappa fondamentale.

Per motivi di lavoro trasferisce a Darfo la sua residenza, ma mantiene sempre con il suo paese natale un intenso e profondo legame che nel 1955  lo vede principale artefice nella ricostituzione del Gruppo Alpini e al quale rimane sempre legato da stretti rapporti affettivi .

L’amore  per la sua terra natale e la sua gente,  oltre a manifestarlo in numerosissime circostanze, traspare  nella maggior parte delle sue opere, da quelle più impegnative a quelle di più facile lettura e divulgazione …  come  i numerosi  articoli anche a carattere storico pubblicati sul bollettino periodico parrocchiale “ L’Angolo ”.

Per  questo, oltre che per la sua grande disponibilità  di tempo, di doti e di interventi  e per essere veramente un uomo ”alla mano”, nella  memoria degli angolesi Giorgio Gaioni  rimane, con tanta simpatia e stima, non il Professore ma  “il Maestro”.

Nel Maestro Giorgio l’affetto per il proprio paese si  traduce anche  in proficuo interesse per il dialetto  e le antiche storie ascoltate dai vecchi negli anni giovanili dove , come scrive, egli riesce  a “rivedere volti e riudire voci di tanti che hanno varcato la siepe dell’infinito e a rivivere momenti di vita del passato ”.

Spiega  inoltre la sua ricerca come ”contributo a capire il passato per comprendere il presente e proiettarci verso feconde frontiere del futuro ”.

La produzione letteraria di Giorgio Gaioni è vasta e consistente : collabora a numerosi quotidiani e periodici ; suoi racconti e liriche sono inclusi in diverse antologie di autori moderni  ed ottiene  premi e riconoscimenti in concorsi nazionali di poesia e narrativa.

Tra le sue opere letterarie più importanti  si ricordano  ”Ombre siamo” (1952); “Casa Antica“ (1964). “Leggende di Val Camonica e Val di Scalve” (1977); ”Poesie” (1981); “ Contaminatio Mundi (L’ombra e la luce – Atto unico per teatro e musica ” (1988) ; ” Provincia che non dorme ” (1989); “ Leggende di Valcamonica e Val di Scalve ” (Seconda ristampa ampliata – 1990) ;  “ Il Mittelcamuno ” (1994) ; “ Sul cappello ” (Gruppo Alpini “ Magg.Timo Bortolotti ” Angolo Terme – 1995).

Il “ Maestro ” (così l’han sempre chiamato affettuosamente i suoi amici e compaesani angolesi) Giorgio Gaioni  termina la sua vita terrena il 14 agosto 1998, all’età di anni 72, lasciando a tutti ma in particolare ad Angolo ed alla sua gente, una straordinaria eredità di cultura ed una preziosa testimonianza di vita.

Un padre … un grande esempio

Darfo, 19 Marzo 2000

In questi ultimi mesi, durante una breve pausa nell’esecuzione di uno dei miei quadri in pirografia, ho un po’ ripreso confidenza con le amiche “carta e penna” nell’intento di dare un po’ di spazio a una delle tante passioni che mio padre Giorgio coltivò, a differenza del sottoscritto, con un’assidua costanza e con i risultati e le soddisfazioni che noi tutti conosciamo.

Un anno e mezzo fa circa, in quella circostanza così dolorosa, nacque una mia dedica ai poeti scomparsi (“ Quando muore un poeta ”) che era inerente a uno dei suoi molteplici aspetti, quello dello scrittore e del poeta.

Rileggendo le sue opere letterarie, riscopro di più la sua infinita sensibilità che si eleva al di sopra delle “ sue ” montagne che amava in particolare e che rappresentavano per lui un ulteriore arricchimento di serenità e di apprezzamento della vita.

Nella sua ricca personalità ho sempre evidenziato la semplicità, la saggezza e la finezza così spontanea nel rapporto con tutti e che trasmetteva tranquillità ed ottimismo.

Ci vorrebbero, come si usa dire, fiumi d’inchiostro per elencare i suoi impegni sociali, culturali, politici, tutti quanti accompagnati dalla totale dedizione verso gli altri ma soprattutto dall’impeccabile onestà disinteressata e simbolo di limpidezza morale.

Una vita intensa, dunque, e non priva di enormi sacrifici, tra cui quelli degli studi giovanili, viste le scarse possibilità economiche a quei tempi.

Oltre ad essere stato ricordato in diverse e significative manifestazioni dai suoi “Alpini”, il validissimo coro ANA di Darfo nel Settembre 1998 gli ha dedicato alcuni concerti itineranti in diverse Chiese Parrocchiali (tra cui quella di Angolo Terme).

Su una delle campane del nuovo campanile della Chiesa degli Alpini di Boario Terme vi è inciso anche il suo nome, ennesima testimonianza di affetto e di amicizia.

Rivolgendomi, in conclusione, ai Parrocchiani angolesi, ringrazio di cuore per il bene e la stima che tutti gli han dimostrato e che rimangono stabili nel vivissimo ricordo.

Renzo Gaioni

Tutte le poesie di Giorgio Gaioni

Da ” l’Angolo ” (Bollettino Parrocchiale) –  Settembre – Ottobre 1998


Le pubblicazioni letterarie di Giorgio Gaioni

 


Mostra fotografica Giorgio Gaioni , Chiesetta di San Silvestro  – Angolo, Agosto 2008

Nell’ Agosto 1988 ho allestito, con la collaborazione del Comune e della Parrocchia di Angolo Terme, della Provincia di Brescia e delle Terme di Boario, una Mostra dedicata a mio padre Giorgio … nel decennale della sua scomparsa.

Sono stati esposti i pannelli fotografici con raffiguranti gli aspetti più significativi : le foto del “tempo che fu” (ad Angolo Terme … il suo paese natio), i ricordi di famiglia, le sue pubblicazioni letterarie, le escursioni, le sue fotografie, gli Alpini e la montagna.

E’ stata una grande soddisfazione ed una particolare emozione nel ricevere tanti visitatori che lo ricordano da sempre con tanto affetto, stima e riconoscenza : amici alpini e di montagna, Professori ed Insegnanti, alunni e tanta gente comune proveniente anche da Darfo Boario Terme e da tutta la Vallecamonica.

Visto il successo e il calore dimostrato, la stessa Mostra è stata poi allestita presso la Chiesetta dell’ ex-Convento a Darfo.


Alcune immagini, articoli e cartoline poetiche di Giorgio Gaioni

 


I Pellegrinaggi in Adamello

Giorgio Gaioni è stato, con Luciano Viazzi, tra coloro che nel 1963 hanno promosso, in onore del Caduti della grande guerra bianca, il primo raduno degli Adamellini, divenuto poi Pellegrinaggio.

Da allora è sempre stato un presente e costante punto di riferimento della Manifestazione che, anno dopo anno, ha visto il crescente aumento dei partecipanti.

Oratore ufficiale della Sezione A.N.A.Vallecamonica … è sempre stato presente trasmettendo, con le sue sagge riflessioni, i suoi richiami alla nostra storia e ai nostri valori.

Nel 1988, durante il 25° Pellegrinaggio con Giovanni Paolo II, Giorgio Gaioni  legge le preghiere dei fedeli e, tra queste, quella scritta da lui stesso : ” Perchè tutti gli alpini, fedeli alle loro tradizioni di onestà, di bontà, di coraggio e di coerenza, siano sempre uomini forti e credenti, che si prodigano per la costruzione della civiltà dell’amore, preghiamo.”

La stessa Sezione camuna gli ha dedicato, nel 2017, il 54° Pellegrinaggio … per dovuta e sentita infinita riconoscenza e per ricordarlo come un grande Uomo ed Alpino che, fin da giovane, si è messo al servizio degli alpini della Vallecamonica, facendo parte, come vicepresidente, del Consiglio Sezionale.